È un gol di Marco Pifano a 5’ dalla fine a regalare la salvezza all’Olympic Salerno, al termine di una partita incredibile. Negli ultimi 90’ della stagione i biancorossi si giocano la permanenza in Promozione, contro un Evoli quasi spacciato ma non condannato dalla matematica. Una gara vietata ai deboli di cuore quella del “Figliolia”, un match che vale un’intera stagione per la società del presidente Pisapia.

È l’Olympic a fare la partita fin dal primo istante, prendendo in mano il pallino gioco. L’Evoli si limita a rintuzzare le avanzate biancorosse e prova a colpire esclusivamente in contropiede. Ma i ragazzi di Sica hanno una fame smisurata di gol e di punti e si affidano ad un Siano apparso in palla sin da subito. Il numero 7 biancorosso fa il bello e il cattivo tempo sul versante destro, nel ruolo di esterno d’attacco nell’inedito 4-3-3 schierato da Sica. Il terzino sinistro dell’Evoli fatica a contenere le sfuriate dell’ex Salernitana che, però, manca sempre l’ultimo dettaglio: la battuta a rete. Nei primi 10’ di gara Siano si ritrova per ben due volte al limite dell’area di rigore ma il suo sinistro non riesce ad impensierire l’estremo difensore ospite. Quando una sua percussione si tramuta in assist per Cretella, anche l’esterno sinistro temporeggia troppo e il suo tiro termine lontano dai pali della porta difesa da Orilio.

È un vero e proprio assedio quello dell’Olympic Salerno, con l’Evoli che non riesce a rendersi mai realmente pericoloso dalle parti di Rossi. Sul versante opposto è sempre Siano il catalizzatore della manovra dei padroni di casa. Il numero 7 sveste i panni di realizzatore e si trasforma in assist-man per Acquaviva, in uno dei suoi classici sganci offensivi. Il pallone servito da Siano è al bacio, il destro del centrale difensivo è però impreciso, termina alto e grazia ancora una volta l’Evoli. Ci prova anche Mazzeo su calcio di punizione ma Orilio è attento nel deviare in angolo la conclusione.

Nel secondo tempo il canovaccio tattico non cambia, con l’Olympic a spingere alla ricerca di quel gol che gli permetterebbe di garantirsi la certezza matematica della salvezza. Se possibile, nel secondo tempo i biancorossi divorano ancora più palle-gol rispetto alla prima frazione di gara. Siano continua ad essere imprendibile sulla destra, senza però riuscire mai a trovare la stoccata vincente. Anche a Cretella capita l’ennesima occasione clamorosa: il cross al centro è perfetto, la porta è sguarnita ma il numero 11 non trova lo specchio da non più di 4 metri, mandando incredibilmente a lato il suo colpo di testa. Oramai non si contano più le occasioni sprecate, come il tiro-cross di Siano su cui non riesce ad arrivare Mazzeo, messo fuori causa dalla leggera deviazione di Orilio. Portiere dell’Evoli che risulta decisiva anche nell’ennesima conclusione in porta, bloccando a terra un radente perfetto ancora di Mazzeo.

Sembra essere una vera maledizione, messasi di mezzo tra l’Olympic e la salvezza. I fantasmi si materializzano al 78’ quando l’Evoli, nel primo vero tiro in porta della partita, trova il gol del clamoroso vantaggio. La punizione dalla trequarti di Ciccarone sorprende la retroguardia biancorossa, con Mastrangelo che è bravo a sfruttare la sponda di un compagno e a mettere in rete. Cala il gelo sul “Figliolia”, per uno svantaggio che condannerebbe la squadra di Sica a disputare i play-out.

I biancorossi però non ci stanno e si gettano a capofitto in avanti alla ricerca quantomeno del pareggio. Inevitabilmente l’Evoli gode di maggiori spazi e ci vuole un grande Rossi per evitare il gol di un raddoppio che suonerebbe come sentenza. A 5’ dalla fine arriva la zampata della provvidenza, firmata Marco Pifano. Il fantasista, entrato a metà ripresa al posto di uno stanco Cretella, aggancia un pallone pesantissimo all’interno dell’area di rigore e, di sinistro, riesce a rompere il sortilegio che sembrava ammantare la porta di Orilio: è il gol dell’1-1 che riaccende le speranze.

Passano appena 2’ ed arriva l’occasione per riprendersi in mano il destino e garantirsi la salvezza matematica. Capitan Festa, cuore e motore della squadra, si getta in aria sull’ennesimo cross ma viene messo a terra da un difensore dell’Evoli: il direttore di gara non ha dubbi e concede il calcio di rigore. Dal dischetto si porta lo specialista Mazzeo, fino ad ora cecchino infallibile dagli undici metri. La maledizione non è però lì per caso: il destro potentissimo del numero 9 prima colpisce in volto Orilio, poi si stampa sulla traversa prima di finire fuori la sua folle carambola.

Il risultato non cambierà più, nonostante i 5’ di recupero. Saranno le notizie proveniente dalla sfida tra Valdiano e Real Agropoli a dare il via alla festa biancorossa. Il successo per 2-1 della formazione di Ciccio Tudisco dà una mano all’Olympic, che chiude a quota 30 al pari proprio del Real Agropoli ma si garantisce la salvezza immediata grazie agli scontri diretti favorevoli con la compagine cilentana. La festa può avere inizio.

È il 29° turno, penultimo di campionato, e i ragazzi di Sica hanno necessità assoluta di far punti per compiere il decisivo passo verso la salvezza. Mister Sica si affida alla formazione tipo, lanciando in campo dal 1’ Pifano autore di un’ottima prestazione nella gara persa 3-4 contro la Rocchese. I biancorossi sbagliano però l’approccio alla partita e vanno sotto dopo appena 5’ quando Paglionico non vede il taglio di Pecora che insacca Rossi. Pochi minuti dopo è l’estremo difensore ad uscire in maniera maldestra, permettendo a Montano di trovare il raddoppio con un pallonetto morbido che s’infila in rete. Sul cronometro sono passati appena 12’ e l’Olympic è già sotto di due gol. Al 25’ arriva anche il gol del 3-0 per i padroni di casa: è ancora una volta Pecora a sorprendere la difesa avversaria, siglando la personale doppietta.

Sotto di tre gol la squadra di Sica prova a scuotersi e lo fa con Siano che, allo scoccare della mezz’ora, trova il gol che riapre la partita. Il lancio di Paciello mette l’attaccante biancorosso a tu per tu col portiere avversario: Siano mantiene la fredezza e fa 3-1. È il gol che riaccende le speranze degli ospiti. Nel secondo tempo l’Olympic entra in campo col piglio giusto, col Cilento Calcio in apparente difficoltà. I biancorossi avrebbero l’occasione di accorciare ulteriormente le distanze. Prima è il palo a fermare Siano, poi capitan Festa non trova la porta per un soffio. Al terzo tentativo i biancorossi trovano il gol della speranza ancora con Siano, che realizza con un bolide che s’insacca sotto la traversa: è 3-2. Passano pochi minuti e l’occasione per il pareggio capita sui piedi di Mazzeo e Picariello, senza che nessuno dei due riesca a deviare in porta il tiro cross di Paciello.

Alla ricerca del gol del 3-3, la squadra di Sica è costretta inevitabilmente a lasciare ampi spazi alle ripartenze dei padroni di casa. In ben due occasioni Rossi è decisivo, nello sventare le offensive dei cilentani. Nulla può però l’estremo difensore a 7’ dalla fine, quando Marrocco è il più lesto a ribattere in rete dopo l’ennesima ripartenza del Cilento Calcio. Il gol del 4-2 spegne definitivamente le speranze dell’Olympic Salerno che, ad 1’ dalla fine, subisce anche il quinto gol firmato da Maiese.

Mister Fiorenzo Sica si affida al classico 4-4-2, con la novità rappresentata da Longobardi che va a sostituire Acquaviva al centro della difesa. Al suo fianco Manzo, con Paglionico terzino sinistro e Paciello sul versante opposto. A centrocampo ritorna Tessier, dopo le due giornate di squalifica, schierato come esterno destro. Dall’altro lato gioca Anastasio, con Mora e Festa cerniera centrale. In attacco Siano affianca Mazzeo.

La partenza è lanciatissima e dopo appena 10” gli ospiti trovano il vantaggio. Il lancio da centrocampo trova Citro tutto solo in area di rigore, il destro è perfetto e Rocchese subito avanti. Passano soli 40” e i padroni di casa ristabiliscono l’immediata parità, con Siano che se ne va sulla destra e trova al centro Anastasio pronto all’appuntamento: colpo di testa e gol dell’1-1. Al 7’ la Rocchese trova il nuovo vantaggio con Attanasio che raccoglie una respinta della difesa e calcia al volo di destro: pallone nell’angolino che batte un incolpevole Rossi e fa 1-2.

Dopo un inizio shock, l’Olympic si trova a rincorrere. Al 22’ ci prova Siano, con un destro che finisce di poco a lato della porta difesa da Fabbricatore. Al 25’ la Rocchese va vicina al gol dell’1-3, il tiro di Citro è però respinto da Rossi. Il tap-in vincente di De Sio è reso vano dalla posizione di fuorigioco del numero 10 in maglia gialla. I ritmi, inevitabilmente, tendono a calare dopo la prima parte di frazione. Al 43’ ci prova D’Amico, con un diagonale destro che finisce però fuori. L’ultima occasione capita sulla testa di Mazzeo, che spedisce però alto sulla traversa.

Nel primo quarto d’ora del secondo tempo, la Rocchese chiude virtualmente la partita. Al 51’ è Trapanese a realizzare il terzo gol ospite: il numero 7 della Rocchese, ben servito da De Sio, si trova a tu per tu con Rossi e non sbaglia. Al 57’ De Sio si mette in proprio e realizza la rete del poker con un pallonetto delizioso che beffa Rossi in uscita. Coi tre punti potenzialmente già in tasca, la squadra di Liguori si rilassa. I padroni di casa sono bravi a restare mentalmente in partita e ad approfittare del calo di tensione degli avversari. Al 66’ Mazzeo entra in area di rigore e viene steso da Senatore: per l’arbitro è rigore e ammonizione per il numero 6 in maglia gialla. Dal dischetto si porta lo stesso Mazzeo che non sbaglia e realizza il 14° gol stagionale.

I biancorossi provano a credere alla miracolosa rimonta e al 79’ arriva la rete che riaccende ancor di più la speranza. Il gol che riapre i giochi porta la firma di Picariello, al rientro dopo cinque settimane di stop. Dopo l’ottimo anticipo difensivo, il difensore biancorosso viene ottimamente servito da Siano e, a tu per tu con Fabbricatore, non sbaglia e sigla la rete del 3-4. Nei minuti finali l’Olympic Salerno ci prova, credendoci fino all’ultimo minuto. L’occasione migliore capita ancora sulla testa di Picariello che, sbilanciato, non riesce però ad indirizzare. Dopo 4’ di recupero il direttore pone fine alle ostilità. La squadra di Sica resta ferma a quota 29 in classifica, in attesa della trasferta sul campo del Cilento Calcio.

A fine gara grande rammarico nelle parole di Franklin Mora: «Purtroppo non siamo riusciti nella rimonta. È stata una partita strana, dove ci siamo trovati subito sotto ma siamo stati bravi a reagire e a trovare il pareggio. Nel secondo tempo ci siamo trovati sotto di tre gol ma non abbiamo mollato. Peccato non essere riusciti a trovare il gol del 4-4. Ora però dobbiamo essere concentrati sulla prossima gara contro il Cilento Calcio. Io sono sicuro che porteremo a casa l’intera posta in palio nel prossimo turno. Dobbiamo assolutamente salvarci»

Gli fa eco Picariello, autore del gol del 3-4: «Ci abbiamo creduto fino all’ultimo secondo, senza però riuscire a completare la rimonta. Il mio gol? Mi sono trovato avanti dopo un anticipo difensivo e sono stato bravo a mettere in rete. Domenica andiamo sul campo del Cilento Calcio, io sarò squalificato purtroppo ma spero che riusciremo a portare a casa tre punti fondamentali per la salvezza».

Al “Figliolia” va in scena uno scontro diretto nella lotta per la salvezza. Squadre divise da appena 2 punti in classifica, con l’Olympic a quota 28 e gli ospiti due lunghezze più dietro. Mister Sica si affida al 4-4-2 con un centrocampo completamente under, con Mora e Rodia centrali e Paciello e Anastasio sugli esterni. Davanti a Rossi giocano Acquaviva e Manzo centrali, Paglionico a sinistra e Longobardi a destra. In attacco solita coppia formata da Mazzeo e Siano.

Dopo una fase di studio, i primi pericoli sono firmati Olympic Salerno. Ci prova prima Siano, con un destro ribattuto dalla difesa avversaria. Stessa sorte tocca poco dopo alla conclusione da fuori di Rodia. Alla prima vera occasione il Miranda passa: Lagzir vince un rimpallo al limite, prima di trovarsi in area e freddare Rossi con un piatto sinistro che s’infila nell’angolino. L’Olympic tenta una reazione con va però oltre qualche calcio d’angolo e un tiro di Paciello parato dal portiere avversario.

Il secondo tempo si apre subito con l’immediato pareggio dei biancorossi. Fa tutto Mazzeo che si conquista una punizione dai 25 metri e la realizza con una traiettoria a scavalcare la barriera: nulla può l’estremo difensore Romeo. È il gol dell’1-1. Il pareggio dura però appena 60”, il tempo che Malpede impiega per riportare avanti gli ospiti. Il numero 9 approfitta dell’indecisione della retroguardia avversaria e dell’uscita non perfetta di Rossi. Il sinistro a porta vuota è un gioco da ragazzi e vale il gol del nuovo sorpasso. La squadra di Sica però non molla e si rifà subito viva dalle parte di Romeo. In 5’ Siano ci prova tre volte: imprecisione e sfortuna impediscono al numero 7 di casa di trovare la via del gol. Al quarto tentativo l’attaccante biancorosso non sbaglia: dopo una serie di rimpalli al limite dell’area, la sfera arriva proprio sui piedi di Siano che ci mette un attimo a lasciar partire un diagonale destro che non lascia scampo al numero uno del Miranda. Dopo il pareggio, comincia la girandola delle sostituzioni.

Negli ultimi minuti di gara sono i padroni di casa a crederci di più e a cercare con insistenza il gol della vittoria. Ci provano prima Mazzeo e poi Siano, senza però successo. Dopo 4’ di recupero, il direttore di gara pone fine alla contesa. Il pareggio mantiene intatte le lunghezze tra le due squadra, con l’Olympic che sale a quota 29 e fa un altro piccolo passo verso la salvezza.

A fine gara è il difensore Daniele Manzo ad esprimere il rammarico della squadra per la mancata vittoria: «Quest’anno non ce ne va bene una. Anche oggi, alla prima occasione abbiamo subìto il gol. Nel secondo tempo eravamo riusciti a pareggiare ma ci siamo distratti e loro hanno trovato il nuovo vantaggio. Per fortuna è arrivato il gol di Siano a salvare il risultato. Ci abbiamo comunque provato fino alla fine a portare a casa il successo. È questo lo spirito giusto. Ora abbiamo un’altra partita in casa e proveremo a sfruttare il fattore campo, anche se quest’anno non abbiamo fatto benissimo in casa. Le nostre chance di salvezza restano comunque intatte». 

Contro una diretta concorrente nella lotta salvezza, mister Sica cambia modulo e si affida al 4-3-1-2. In difesa c’è la novità di Paciello schierato terzino sinistro con De Caro sul versante opposto, coppia centrale formata come sempre da Manzo ed Acquaviva con Rossi tra i pali. Trio di centrocampo composto da Corbo, Festa e Donadio. In avanti la coppia Siano-Mazzeo è supportata dal Cretella, schierato nel ruolo di trequartista.

Partono forte i padroni di casa che già al 1’ hanno l’occasione per sbloccare il risultato. L’appoggio di Manzo verso Rossi è troppo lento, Casaburi si avventa sul pallone ma trova l’opposizione del portiere biancorosso in uscita disperata. Poco dopo è lo stesso Casaburi a rendersi pericoloso con un tiro cross che finisce fuori di un soffio. I padroni di casa insistono e sfiorano il vantaggio ancora una volta: è il 7’ quando il tiro di D’Andria termina a lato di pochissimo. Passano altri 60’’ ed è Marmoro a mettere i brividi a Rossi con un altro tiro da fuori che non trova lo specchio della porta per questione di centimetri. L’Olympic fa fatica ad uscire, il Picciola comprende le difficoltà degli ospiti e insiste. Al 13’ è ancora D’Andria ad impegnare severamente il portiere biancorosso che deve superarsi per deviare in angolo l’ennesimo tiro verso lo specchio della porta. Il Picciola carica a testa bassa e serve ancora una volta un gran Rossi per respingere il doppio colpo di testa di Schiavi sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

L’Olympic Salerno si fa vedere per la prima volta dalle parti di Miano soltanto alla mezz’ora, con un tiro di Mazzeo che viene bloccato senza problemi dall’estremo difensore di casa. Al 35’ l’episodio che può spezzare gli equilibri: calcio di rigore in favore del Picciola. Dal dischetto si porta Fortino ma Rossi è ancora una volta monumentale: balzo felino sulla destra per deviare il pallone sul palo e grande reattività nell’opporsi alla successiva ribattuta di Schiavi. Il numero uno biancorosso tiene a galla la squadra di Sica. È l’episodio che chiude sostanzialmente la prima frazione di gara.

In apertura di secondo tempo, inaspettatamente, arriva il vantaggio per l’Olympic Salerno. Azione personale strepitosa sull’out di destra di Paciello che mette al centro un cross al bacio per Siano che, con un tocco morbido, anticipa l’uscita di Miano e mette in rete. Appena 1’ di gioco e gli ospiti sono avanti. Il vantaggio infonde fiducia ai biancorossi, che poco dopo ci riprovano ancora con Siano: il tiro del numero 7 finisce però lontano dallo specchio della porta. Il gol subìto contribuisce a minare le certezze e la supremazia territoriale mostrata dal Picciola nel primo tempo. I padroni di casa fanno più fatica a proporsi come nei primi 45’ di gara. Così l’Olympic prova ad approfittarne. Al 57’ è Mazzeo a provarci con una punizione su cui Miano si oppone, deviando in angolo. Dopo una fase di riorganizzazione, al 66’ il Picciola trova il gol del pareggio: azione sulla destra con Schiavi che riceve palla al limite dell’area di rigore, sponda al centro per Fortino che insacca Rossi con un preciso diagonale che non lascia scampo al portiere ospite. È il gol dell’1-1. Subìto il gol, mister Sica cambia le carte in tavola: Lambiase ed Anastasio prendono il posto di Cretella e Donadio, con l’Olympic che passa ad un più prudente 4-4-2.

Dopo una partita giocata a grandi ritmi, le squadre tirano il fiato nella parte finale del match. A 10’ dalla fine l’Olympic resta addirittura in dieci: capitan Festa deve abbandonare il campo per infortunio con i tre cambi già effettuati. Nonostante l’uomo in meno, gli ospiti si rendono pericolosi con un colpo di testa di Paciello su cross di Anastasio, buona la risposta del portiere del Picciola. Nei minuti finali anche i padroni di casa restano in dieci, a causa dell’espulsione di Amato per proteste. Si chiude così la partita, sul risultato di 1-1. Un pareggio prezioso che permette all’Olympic di salire a quota 28 in classifica e muovere un altro piccolo passo verso la salvezza.

Nessuna storia a guardare la classifica: Valdiano primo a quota 50, Olympic Salerno decima con 27 punti. Una gara dall’esito scontato. Ma solo sulla carta. Sul campo si vede tutt’altro, con i padroni di casa che sfoderano una prestazione al di sopra delle aspettative. Solo il cinismo e la precisione sotto porta permette ai ragazzi di Tudisco di espugnare il “Figliolia”, conquistare i tre punti e ricacciare indietro il Real Pontecagnano che aveva sognato l’aggancio per 24 ore.

Nel giorno dell’esordio-bis sulla panchina biancorossa, mister Fiorenzo Sica si affida al collaudato 4-4-2. In difesa l’unica novità rispetto alle gare precedenti è rappresentata da De Caro a destra, che va a sostituire l’indisponibile Longobardi. Sull’out di sinistra confermato Ragosta, con la coppia centrale formata da Acquaviva e Manzo davanti all’estremo difensore Rossi. A centrocampo è Rodia a far coppa con Festa, Tessier e Paciello operano sugli esterni. Attacco affidato al solito duo formato da Siano e Mazzeo.

Il gol-lampo dei viola indirizza subito la partita: l’affondo di Lama sulla sinistra è di quelli che fanno male, con Cissè destinatario di un cross al bacio che chiede solo di essere insaccato. La reazione biancorossa è immediata quanto sfortunata. Il doppio dribbling ubriacante di Siano è da categoria superiore. Il salvataggio sulla linea di Cala fa capire ai padroni di casa che non è la giornata buona. Il palo dello stesso Cala, pochi minuti dopo, dall’altro lato del campo, salva Rossi dalla seconda capitolazione.  E così Siano ci riprova poco dopo, con un sinistro di pura potenza che sibila la traversa della porta difesa da Mazza. Che la giornata non è delle migliori se ne ha la definitiva conferma in prossimità del duplice fischio. Da un brutto fallo subìto a centrocampo da Rodia, l’Olympic si ritrova addirittura in dieci. Il signor Falco di Nola sente chissà quale parola inaccettabile da parte di Tessier: cartellino rosso diretto e doccia anticipata per il numero 10 biancorosso.

La mazzata è di quelle che spezzano le gambe. Non ai delfini che, nel secondo tempo, rientrano in campo con la rabbia di chi vuol divorare anche l’erba. Ai ragazzi di Sica manca però l’ultimo passaggio, l’istinto killer negli ultimi sedici metri. Allo scoccare del quarto d’ora Tusdisco azzecca poi i cambi, mandando in campo Costanzo e Coronato. Nel giro di 5’ i due nuovi entrati si iscrivono al tabellino e portano la capolista sullo 0-3, attenuando quegli squarci di incertezza che la grinta e l’ardore dell’Olympic avevano portato alla luce fino ad allora. Quel che viene dopo è solo da contorno, con i biancorossi in inferiorità numerica e con un passivo tanto pesante quanto immeritato. La perla di Mazzeo su punizione, al dodicesimo sigillo stagionale, serve a rendere meno amaro il punteggio e, forse, ad acuire i rimpianti di una partita che poteva avere esito diverso.

Le parole di Tudisco a fine gara, esprimono meglio di qualsiasi altra cosa l’andamento di un match che, come detto, è stato tutt’altro che a senso unico: «Sono contento soltanto del risultato. Siamo stati bravi a concretizzare le poche occasioni da gol create. Potevano chiudere la partita prima e non lo abbiamo fatto quando volevo io. L’inferiorità numerica ci ha sicuramente favorito, magari non sotto l’aspetto psicologico quanto per il fatto che ci ha facilitato un po’ la circolazione della palla. Nel calcio moderno non esistono partite facili e la gara di oggi ne è una dimostrazione. Nonostante la classifica dicesse tutt’altro, l’Olympic ci ha messo in grossa difficoltà e di questo va dato atto ai nostri avversari».

L’Olympic Salerno si presenta in campo col solito 4-4-2. Due le novità rispetto alla gara interna pareggiata contro la Giffonese: Paglionico prende il posto di Ragosta nel ruolo di terzino sinistro, Corbo sostituisce in mediana lo squalificato Mora. La prima grande occasione della gara arriva dopo appena 2’, con Troiano che sfiora la rete con un diagonale che finisce di poco fuori. Partono forte i padroni di casa, che si fanno vedere tre volte dalle parti di Rossi nel primo quarto d’ora. La prima conclusione firmata Olympic arriva al 27’, con un tiro di Tessier bloccato dall’estremo difensore avversario. Al 28’ arriva il gol del vantaggio per il Volcei: buco di Longobardi, che permette all’esterno sinistro di casa di mettere al centro un cross invitante che Falcone trasforma in rete. L’Olympic prova a reagire immediatamente con un tiro di Siano respinto da Fernicola. In chiusura di primo tempo gli ospiti vanno vicini al pareggio: dal limite dell’area di rigore, Tessier rientra sul sinistro e lascia partire un tiro che viene respinto miracolosamente dall’estremo difensore del Volcei.

Una fitta nebbia accoglie le squadre al rientro in campo per la seconda frazione di gioco. Al 50’ l’episodio che può cambiare la partita. Salerno subisce la seconda ammonizione, raggiunge anzitempo gli spogliatoi e lascia i padroni di casa in dieci. L’Olympic però non ha il tempo di approfittarne e, anzi, subisce il gol del 2-0. Colatrella è bravo a finalizzare il cross proveniente dalla destra e insacca per il raddoppio. Passano appena 3’ e gli ospiti trovano il gol che accorcia le distanze. È Tessier a realizzare la rete del 2-1 che riapre i giochi. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi, però, che la squadra di Belmonte subisce la rete che riporta il Volcei avanti di due gol. È Troiano a realizzare il gol del 3-1. Nella parte finale della gara, nonostante, l’uomo in più, i biancorossi non riescono ad esercitare il forcing necessario a riaprire la partita. A 10’ dalla fine Mazzeo spreca una buona occasione per riaccorciare le distanze. Il tiro del numero 9 ospite è troppo centrale ed esalta i riflessi dell’estremo difensore di casa. L’ultima occasione capita sui piedi di Siano, che spedisce però a lato. 

Con dodici punti di differenza in classifica ed obiettivi opposti, al “Figliolia” Olympic Salerno e Giffonese si affrontano a viso aperto. Mister Belmonte si affida al classico 4-4-2 con Tessier e Paciello esterni di centrocampo, Mora e Festa coppia centrale. In attacco solito duo formata da Mazzeo e Siano. Ritorna tra i pali Rossi, davanti a lui giocano Acquaviva e Manzo, con Ragosta e Longobardi sugli esterni. Quando, dopo appena 6’, Luca Mazzeo realizza un gioiello su punizione, la gara si mette in discesa per i padroni di casa. Per il bomber biancorosso si tratta dell’undicesimo gol stagionale. L’Olympic gioca col piglio giusto, con grande aggressività e gran ritmo. Al 19’ Tessier si infiamma sull’out di sinistra e mette un pallone al bacio al centro. Paciello taglia bene all’interno dell’area di rigore e di testa insacca la rete del 2-0. Giffonese non pervenuta, con la squadra nerazzurra che fa gran fatica a rendersi pericolosa dalle parti di Rossi. I piedi di buoni dei vari Verace, Ventura e Vaccaro non riescono ad illuminare quanto serve la manovra nerazzurra. La partita scivola via, senza particolari occasioni, fino al 45’. A pochi secondi dalla fine di frazione, la squadra di Di Feo trova il gol che riapre i giochi. Solita disattenzione su palla inattiva dell’Olympic Salerno, con Malfeo che è il più lesto di tutti a girare in rete in mezza girata sugli sviluppi di un corner.

Nel secondo tempo i padroni di casa tornano in campo con l’atteggiamento giusto. I biancorossi provano a fare la partita, alla ricerca del gol del nuovo doppio vantaggio. Al 66’ un’accelerazione di Paciello crea scompiglio in area di rigore. Né Siano né Mazzeo riescono però a battere a rete. La palla arriva fuori area da dove prova la conclusione Mora, con la palla che sibila l’incrocio dei pali. L’Olympic Salerno insiste e al 73’ l’occasione capita sui piedi di Siano. Delizioso l’assist di Tessier, che serve in corsa il numero 7 biancorosso. Il tiro di Siano è potente ma troppo centrale, col portiere nerazzurro che respinge di pugno. Nei minuti finali la Giffonese aumenta la pressione alla ricerca del pareggio, senza riuscire però a costruire azioni realmente pericolose. Il tecnico biancorosso Belmonre decide di rinfoltire il centrocampo, inserendo Maiuri al posto di Mazzeo e passando ad un 4-5-1. A 3’ dalla fine la beffa: Verace si incunea in area di rigore e va a terra dopo un corpo a corpo con Festa. Per il direttore di gara è rigore. Dal dischetto si porta Vaccaro che spiazza Rossi e sigla il 2-2. Nei minuti di recupero entrambe le squadre provano a vincerla. L’occasione più grande capita sui piedi di De Michele a pochi secondi dalla fine: l’assist per Festa si trasforma in un passaggio perfetto per l’attaccante biancorosso che, da zero metri, non inquadra lo specchio della porta mandando il pallone sul palo. È l’azione che chiude la partita.

Nel dopopartita, l’amarezza è evidente sul volto di mister Belmonte. Il tecnico biancorosso fatica a trovare le parole per esprimere tutta la propria delusione: «Sinceramente mi riesce difficile commentare una partita del genere. Abbiamo disputato una gran gara e non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi. Purtroppo è un periodo che ci gira male, dove subiamo gol al primo tiro in porta. Anche stavolta i minuti finali ci sono stati fatali, come successo nell’ultima gara ad Eboli. C’è tanta delusione. Ora concentrati sulla prossima partita contro il Volcei Calcio, con lo spirito e la grinta dimostrati oggi».

Tanta amarezza anche nelle parole di Mario Festa, capitano dell’Olympic Salerno: «Questa è un’annata sfortunata per noi. Non ce ne va bene una. Probabilmente stiamo pagando quella fortuna avuta nella scorsa stagione. Quel palo di De Michele a pochi secondi dalla fine è l’emblema della nostra stagione. Lo scorso anno, probabilmente, la porta si sarebbe allargata di trenta centimetri e il pallone sarebbe entrato. Battute a parte, abbiamo disputato l’ennesima buona prova, senza però riuscire a portare a casa i tre punti. Siamo comunque soddisfatti del nostro campionato e l’obiettivo salvezza è sempre più vicino. Ora, come ha detto il mister, dobbiamo concentrarci sulla trasferta sul campo del Volcei Calcio».

Al “Massaioli” l’Olympic Salerno, complice anche i numerosi indisponibili, si presenta imbottita di under. I biancorossi partono subito forte e al 6’ passano in vantaggio. La punizione di Mazzeo è un vero e proprio gioiello: pallone che scavalca la barriera e si infila sotto il sette. Al 14’ ci prova Siano che, dopo l’ottima sponda di Mazzeo, spedisce alto da posizione favorevole. L’inizio è tutto di marca biancorossa. Al 20’ è Paciello a sfiorare il raddoppio, con un sinistro dal limite dell’area che finisce fuori di pochi centimetri. Siano prosegue la sua personale sfida con la porta avversaria: prima un tiro sbilenco, poi un gran bel destro su cui l’estremo difensore avversario interviene in maniera ottima. Svestiti i panni del bomber l’attaccante, che oggi compie 24 anni, indossa quelli dell’uomo assist. L’appoggio per Tessier è perfetto, altrettanto il sinistro in corsa dell’esterno biancorosso: palla che scheggia la parte esterna dell’incrocio dei pali e termina fuori. Allo scoccare della mezz’ora di gioco l’Ebolitana si fa vedere per la prima volta dalle parti di Naddei: il tiro di Mangrella è ben disinnescato dal numero uno ospite. I padroni di casa iniziano ad alzare il ritmo e la pressione e al 37’ sfiorano il pareggio, col palo colpito da Capozza. Il gol è rimandato solo di qualche secondo: cross dalla destra di Canigiani su cui Mangrella si avventa come un falco e gira in rete. Si chiude così la prima frazione di gioco.

Nel secondo tempo l’Ebolitana riprende da dove si erano chiusi i primi 45’. Il piattone destro del solito Mangrella non lascia scampo a Naddei: risultato capovolto in favore dei padroni di casa. L’Olympic Salerno però non ci sta e al 54’ trova il gol del pareggio: assist al bacio di Mazzeo, colpo di testa di Paciello che si infila sotto la traversa e fa 2-2. Gli ospiti non si accontentano e poco dopo avrebbero l’occasione per riportarsi in vantaggio, il tiro di Siano termina però a lato della porta difesa da Bracciante. La girandola di sostituzioni contribuisce a rallentare leggermente i ritmi. Al 76’ i padroni di casa hanno una buona occasione con Campione, ottima l’opposizione di Naddei. A 9’ dalla fine arriva la distrazione che costa carissima alla squadra di Belmonte. Calcio piazzato dalla trequarti campo, col pallone spiovente in area di rigore. Lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia biancorossa, Mangrella è liberissimo di realizzare la sua persona tripletta e regalare il successo ai suoi. A tempo abbondantemente scaduto, l’occasione più grande per il pareggio capita sui piedi di Mazzeo. Il numero 9 biancorosso, però, non riesce a sfruttare l’assist di Acquaviva e spedisce fuori a due passi dalla linea di porta. Resta questa l’ultima occasione di un match vibrante e combattuto a viso aperto dalle due squadre. 

Tre sconfitte consecutive che avevano lasciato l’amaro in bocca, arrivate contro le prime della classe e al termine di prestazioni tutt’altro che negative. Erano questi i presupposti che portavano allo scontro diretto casalingo contro lo Sporting Casalvelino. Una gara troppo importante per essere fallita. Tre punti troppo preziosi in ottica salvezza per non essere letteralmente azzannati dalla squadra di Belmonte.

Un successo che doveva essere ed è stato, al termine di una gara giocata con la grinta che il tecnico salernitano pretende in ogni partita dai propri ragazzi. Due gol realizzati quasi in fotocopia, di testa, su cross perfetti, approfittando anche delle maglie larghe della difesa cilentana. Due reti, una per tempo. La prima a firma di uno che, per mestiere, i gol dovrebbe evitarli. Quell’Osvaldo Acquaviva che si sta rivelando sempre più importante negli equilibri difensivi della squadra di Belmonte. Un difensore che gode però di piede buono, tecnica da centrocampista e fiuto del gol. La seconda rete porta invece la griffe di un altro che di gol ne ha segnati tanti, anche in categorie superiori, perfino in Serie B. Elio Siano è elemento che fa la differenza in categorie come queste. Lasciarlo solo al centro dell’area di rigore, come fatto dalla difesa del Casalvelino, è un delitto. Un errore che la compagine ospite paga con la rete del definitivo 2-0.

Due gol intervallati da tanto agonismo, tanta corsa. Tenacia e rabbia, ardore che permette ai padroni di casa di arrivare sempre per primi sul pallone. Pochi i pericoli corsi da Rossi, scaturiti più che altro da quegli errori di disattenzione che tanto fanno infuriare mister Belmonte. Errori che, per fortuna, non hanno compromesso una vittoria importantissima in ottica salvezza. Un successo che proietta i delfini a quota 26 in classifica e concede una bella boccata d’aria fresca ad una squadra che vuol riuscire in quel grande miracolo sportivo chiamato salvezza.

Si chiude con un’altra sconfitta il trittico maledetto contro tre delle prime quattro della classe. Dopo le buone prestazioni offerte contro Comprensorio Valcalore e Real Pontecagnano, servite però a nulla dal punto di vista della classifica, l’Olympic Salerno  perde anche contro la Temeraria 1957 San Mango. Tre stop consecutivi che contribuiscono a riassorbire i biancorossi nella zona calda della classifica.

Al di là della sconfitta, preoccupa anche il piccolo passo indietro sotto il profilo della prestazione offerta dalla squadra di Belmonte. Dopo le ottime prove offerte nelle ultime due partite, i biancorossi non riescono a tirar fuori la stessa grinta e l’ardore necessario a rispecchiare il carattere del proprio tecnico. I primi 20’ sono completamente di marca Temeraria, con i padroni di casa che impongono un ritmo elevato alla gara. Il premio alla pressione esercitata dalla squadra di Spetrini arriva grazie ad un’ingenuità di Mora che tocca di braccio all’interno dell’area di rigore, regalando un penalty che Minguzzi non sbaglia.

La reazione biancorossa è tutta nei piedi di Siano che si rende pericoloso due volte in pochi minuti dalle parti di Faggiano. L’estremo difensore avversario è però perfetto nell’opporsi alle conclusioni del bomber salernitano. Da grande squadra, la Temeraria prima soffre e poi chiude la pratica. Il cross di Camera è perfetto, altrettanto la torsione di Della Monica che manda il pallone nell’angolino lontano senza lasciare scampo a Rossi.

Il secondo tempo è pura gestione della partita e del risultato da parte dei padroni di casa. Il doppio vantaggio è una certezza da difendere, al cospetto di un Olympic che fatica a rendersi particolarmente pericolosa dalle parti di Faggiano. Ritmi bassi e poca intensità rendono più agevole il compito alla Temeraria. Tutto il secondo tempo scivola così via, fino al lampo di Corbo a 3’ dalla fine. Al centrocampista biancorosso si accende la lampadina: dal vertice dell’area di rigore parte un destro perfetto che va a terminare la propria corsa nell’angolino lontano. Il gol che riaccende la speranza è però soltanto un’illusione. 

Sconfitta onorevole contro il Real Pontecagnano per l’Olympic Salerno di Nino Belmonte. L’1-2 finale in favore dei picentini rispecchia l’andamento di una gara combattuta fino agli ultimi minuti. Lo stesso tecnico biancorosso, a fine partita, parla di uno scontro tra Davide e Golia, considerati i diversi investimenti effettuati dalle due società. Eppure l’Olympic riesce a restare in partita fino all’ultimo, sfiorando un pareggio che avrebbe avuto il sapore dell’impresa. E invece i biancorossi chiudono con una buona prestazione, buone sensazioni ma nessun punto messo in cascina.

La soddisfazione per la prova offerta è però sincera ed evidente negli occhi di Belmonte che, nel dopo partita, sottolinea la grinta messa in campo dai propri ragazzi. Dopo il buon primo tempo disputato, l’uno-due micidiale firmato dagli ospiti in chiusura di frazione poteva rappresentare un colpo letale alle motivazioni dei biancorossi. Nell’arco di 1’, Picariello prima ed un’autorete di Acquaviva poi firmano un doppio vantaggio che è una punizione troppo severa per i padroni di casa. Durante l’intervallo mister Belmonte suona la carica ai propri ragazzi, che tornano in campo con uno spirito ammirevole. Quando Acquaviva si procura il rigore, leggermente dubbio peraltro, gli sforzi dell’Olympic vengono premiati. Dal dischetto Mazzeo è infallibile.

I minuti finali sono di quelli in cui gli schemi non esistono più. Olympic Salerno tutta all’attacco, con Acquaviva spostato come centravanti aggiunto. Inevitabilmente si aprono squarci in difesa di cui, però, il Real Pontecagnano non riesce ad approfittare per chiudere la partita. I padroni di casa, d’altro canto, non riescono a produrre il tanto atteso forcing finale. Con una dose di sofferenza maggiorata rispetto al previsto, Golia riesce a battere Davide. L’Olympic esce però a testa alta dal campo, rinfrancata dalla buona prestazione e consapevole dei propri mezzi. 

È il solito Criscuoli a mettere il bastone tra le ruote all’Olympic Salerno. Dopo il gol realizzato nella gara d’andata, il numero 10 del Comprensorio Valcalore si ripete anche al ritorno. È lui ad aprire le marcature nel 2-0 inflitto dai costieri all’Olympic Salerno. La rete del raddoppio arriva a tempo praticamente scaduto, grazie al contropiede finalizzato da Apicella. Un 2-0 che permette alla formazione di Proto di recuperare due punti sul Valdiano  capolista, fermato 0-0 sul campo della Temeraria San Mango. Sconfitta che lascia invece un po’ l’amaro in bocca all’Olympic Salerno, protagonista comunque di un’ottima prestazione al cospetto della seconda della classe.

Il vantaggio di Criscuoli, dopo appena 10’, rende tutto più facile ai padroni di casa. La verticalizzazione di Passaro è un invito a nozze per il sinistro delizioso del numero 10 dei costieri. Tiro di prima intenzione che trafigge un impotente Rossi. Dopo l’errore di Apicella che poteva chiudere anzitempo il match, l’Olympic Salerno prova a farsi vedere dalle parti di De Gennaro. L’occasione ghiotta capita sulla testa di Paciello, lasciato tutto solo dalla difesa avversaria. Il talentino scuola Salernitana schiaccia però troppo, spedendo il pallone a lato. Stessa sorte tocca alla conclusione aerea di Festa, in prossimità dell’intervallo.

La sfuriata di inizio ripresa non porta i benefici sperati agli ospiti. Nonostante la grande pressione esercitata, la squadra di Belmonte non riesce a pervenire al pareggio. Scampato il pericolo, allora, il Comprensorio risale in cattedra. Gestione del pallone e della gara: è questo il diktat di mister Proto. Senza disdegnare, naturalmente, l’affondo che più spezzare le speranze avversarie. Buonocore ed Apicella si sfidano al “chi la sbaglia più clamorosamente”. Una serie di errori che tengono in partita gli ospiti. Fino al 90’, quando è lo stesso Apicella a chiudere con gol un’azione di contropiede ben orchestrata dai padroni di casa. È la rete che mette la pietra tombale sulla partita e sui tre punti per i costieri. All’Olympic Salerno resta la soddisfazione di una prestazione comunque positiva. Una prestazione da cui ripartire subito, sin dal prossimo impegno casalingo contro il Real Pontecagnano.

È una distrazione su calcio piazzato a punire l’Olympic Salerno. I biancorossi si vedono sfuggire una vittoria che sembrava ormai in pugno, a causa di un errore di marcatura che permette a Barone di recuperare l’iniziale vantaggio firmato da Siano. Siamo al 76’ e il risultato non si schioderà più dall’1-1. Un punto ciascuno e tutti a casa. Un pareggio che non soddisfa però mister Belmonte, che a fine partita tuona contro i suoi ragazzi.

Partita scialba e deludente nella prima frazione di gara. I padroni di casa non mettono in campo quell’ardore che è caratteristica peculiare del proprio trainer. Difficoltà a creare gioco e poco movimento senza palla. Segnali che mandano su tutte le furie Belmonte, che in panchina è come un leone in gabbia. Eppure i biancorossi avrebbero l’opportunità di sbloccarla dopo appena 1’ di gioco. Grande interdizione in mediana di Mora che lascia a Mazzeo. Il numero 9 pesca bene Siano in profondità. Il sinistro dell’ex Salernitana è ciabattato, debole e troppo angolato. Resterà l’occasione più limpida di tutto il primo tempo.

Quando Acquaviva anticipa di netto l’attaccante avversario ed esce palla al piede dalla difesa, negli occhi si ha l’eleganza del buon Salvatore Fresi. Il numero cinque biancorosso fa ancor di più, servendo una palla al bacio per Siano. Questa volta il bomber dell’Olympic non sbaglia. Destro di prima intenzione e pallone che finisce in rete. Siamo al 56’ e i padroni di casa sono avanti 1-0. Per l’attaccante salernitano è il primo gol ufficiale in maglia Olympic Salerno, dopo quello segnato all’Intercasali e reso poi vano dall’interruzione della gara.

Poi, però, l’atteggiamento che non t’aspetti. L’Olympic si abbassa troppo, lasciando troppo spazio al Real Agropoli che prende campo e coraggio. Di Lucia, appena entrato, fa le prove generali del gol con una punizione respinta in collaborazione tra Rossi e il palo. Subito dopo ci prova Barone, ancora su palla inattiva, senza successo. Ma l’unione fa la forza. E quando Di Lucia decide di mettere al centro per Barone, se ne ha la conferma. Un gol che è però colpa indiscutibile della difesa biancorossa, che lascia completamente solo il numero 7 avversario. Per Barone è un gioco da ragazzi, a pochi centimetri dalla porta, infilare Rossi con un piattone potente e preciso.

Nel finale ci provano entrambe a vincere la partita. Santosuosso per i cilentani ed Amoroso per i padroni di casa, falliscono il possibile match point. Si chiude con un pareggio che, forse, accontenta di più gli ospiti. Un punto che, di sicuro, manda su tutte le furie Belmonte. Un disappunto che il tecnico non può fare a meno di rimarcare nel dopopartita: «Premetto che il primo responsabile di questo mancato successo sono io. Al di là del risultato, però, oggi i ragazzi mi hanno deluso dal punto di vista dell’impegno e della grinta che chiedo sempre loro. Siamo mancati proprio sotto l’aspetto mentale e, di conseguenza, abbiamo fatto fatica ad esprimerci al meglio. Senza la giusta cattiveria agonistica si va poco lontano. Queste sono partite che devono essere vinte, soprattutto da una squadra come la nostra che lotta per non retrocedere. Dal mio canto sto provando a lavorare sia sull’aspetto tecnico-tattico che, soprattutto, su quello mentale. Ripeto, oggi siamo mancati proprio da questo punto di vista. Ora dobbiamo ritrovare la giusta concentrazione in vista del recupero di mercoledì contro l’Intercasali 2005»

Alla fine la spunta l’Olympic Salerno, nonostante tutto e tutti. Si conclude 0-3 in favore dei biancorossi la “maratona” contro l’Intercasali 2005. Un doppio match che ha sancito la superiorità della squadra di mister Belmonte. I delfini, nel recupero della gara non terminata dieci giorni prima, riescono a fare ancora meglio dei precedenti 70’ disputati al “Giannattasio”. I gol realizzati restano sempre tre. A variare è la tenuta difensiva dei biancorossi, che tengono immacolata la rete di Sasà Rossi. Il successo arriva grazie alla rete del solito Mazzeo, giunto a quota otto in stagione. La saracinesca sui tre punti viene calata dal duo Salernitana boys formato da Paciello e Mora, entrambi alla prima marcatura in maglia Olympic.

Nulla può l’Intercasali 2005 che non riesce a tenere testa ai biancorossi, come accaduto in parte nella precedente gara poi sospesa. La sassata dai 25 metri che lascia partire Mazzeo, dopo 9’ di gioco, è troppo precisa e potente per il portiere avversario. Lamberti deve inchinarsi alla legge del bomber, che spiana la strada ai biancorossi. Il raddoppio lo costruiscono sull’asse di destra Mora ed Amoroso, che mette un pallone al centro su cui Paciello si avventa e scaglia in rete. Olympic Salerno devastante, padrona del gioco e sicura dei propri mezzi. Il sigillo finale lo mette Franklin Mora, al minuto 77, con un pallonetto delizioso che scavalca Lamberti e si insacca in rete. È il gol del 3-0 che chiude definitivamente il match.

Una vittoria fondamentale per la squadra di Belmonte, che si allontana dalla zona calda della classifica. Un successo che porta soprattutto la firma del tecnico salernitano, capace di trasmettere ai propri ragazzi grinta e tenacia. Le stesse doti che l’ex allenatore degli Allievi della Salernitana lascia trasparire dalla panchina. Un atteggiamento, questo, che se conservato nel tempo, permetterà all’Olympic di conquistare una salvezza tranquilla. Togliendosi anche qualche bella soddisfazione.

Brusca ed inaspettata frenata per l’Olympic Salerno che cade sul campo dell’Evoli fanalino di coda. Dopo la brillante vittoria ottenuta contro il Cilento Calcio, frutto di una prestazione di assoluto livello, la squadra di Belmonte perde al cospetto dell’ultima della classe. Una battuta d’arresto inattesa, visti i presupposti che hanno portato alla gara del “Massajoli”. In quel di Eboli i delfini non riescono a dare dunque continuità a quanto fatto vedere di buono sette giorni prima al “Figliolia”.

Il gol in apertura è soltanto un’illusione per i biancorossi. Punizione di Anastasio, sponda di Pifano per Acquaviva che insacca in rete. Il colpo di testa del difensore biancorosso non è perfetto, preciso però quanto basta per beffare il portiere avversario ed insaccarsi sotto la traversa. I delfini non riescono però a gestire una partita subito messasi nel modo giusto e nella condizione più congeniale. I ragazzi di Belmonte subiscono, di lì a poco, il ritorno dei padroni di casa che firmano il pareggio con Letteriello. Il centravanti è il più lesto a deviare in rete il cross di Santimone, siglando il gol dell’1-1.

Si capisce che non è giornata quando Siano, dopo aver rubato in maniera scaltra il pallone al portiere avversario, non riesce ad insaccare in rete a porta vuota. La partita è entusiasmante con azioni su entrambi i fronti, con tutte e due le squadre che cercano il successo. Per i padroni di casa è ancora il solito Letteriello a sfiorare la rete, non riuscendo però a capitalizzare l’errore di Manzo. Dall’altro lato è Mazzeo a mandare incredibilmente a lato, di testa, una punizione insidiosa di Siano.

In apertura di ripresa arriva quasi immediato il vantaggio dell’Evoli. Zunno salta a mo di birilli tre difensori avversari, prima di essere steso in aria di rigore da Picariello. Il penalty è inevitabile con Mastrangelo che non sbaglia dal undici metri. La rimonta è compiuta. L’Olympic accusa il colpo e non riesce ad organizzare una reazione concreta. I biancorossi non riescono a creare opportunità degne di nota, senza rendersi mai realmente pericolosi dalle parti del portiere dell’Evoli. L’emblema di tutto il match sta nel terzo gol dei padroni di casa, con Letteriello che insacca direttamente da calcio d’angolo approfittando dell’incertezza della difesa biancorossa.

Si concretizza così una sconfitta che brucia non poco in casa Olympic Salerno. Il successo della settimana precedente rappresentava un buon viatico da sfruttare, per concludere al meglio la prima parte di campionato. I delfini chiudono invece il girone d’andata con 19 punti in classifica, frutto di cinque vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte. Alla ripresa del campionato, la squadra di Belmonte sarà di scena sul campo dell’Intercasali 2005. All’andata, nella prima giornata di campionato, la gara si concluse sull’1-1 con reti di Mazzeo, per i padroni di casa, e Liguori per gli ospiti.

L’attesa diventava quasi spasmodica per la prima vittoria dell’Olympic Salerno nell’era targata Nino Belmonte. Dopo qualche apparizione deludente, contro il Cilento Calcio i biancorossi offrono una prestazione maiuscola. I delfini mettono in campo tutta la grinta e la cattiveria agonistica necessaria. Nei primi 20’ l’Olympic mette il mostra il lato migliore di sé: tanta corsa, aggressività e pressione mista ad un’ottima circolazione palla a terra. I ragazzi di Belmonte, finalmente, riescono ad esprimere un calcio brillante ed efficace. Il passaggio sbagliato di capitan Festa che da il là al contropiede micidiale degli ospiti, sembra essere però  il segnale di un’altra partita storta. Il Cilento Calcio, infatti, alla prima vera occasione passa con Maiese. La ripartenza è micidiale e il numero 7 è impeccabile nel superare Rossi in uscita, insaccando nell’angolino lontano.

La mazzata è di quelle che può tagliare le gambe. Una prima parte di gara alla grande, giocata come non mai nelle ultime partite, macchiata da un errore fatale. E invece i delfini hanno il merito di non disunirsi e di riprendere a macinare gioco. L’astinenza da gol dura da troppo tempo, ben quattro partite consecutive. Per sbloccarsi, i biancorossi avrebbero bisogno anche di un episodio. Quando Siano si appresta a battere una punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore, si ha la sensazione che possa essere quello il momento giusto. Picariello svetta su tutti come un gigante ma il suo colpo di testa è respinto con un miracolo dal portiere avversario. I biancorossi sono però in credito con la sorte ed allora ci pensa Manzo a ristabilire i conti con una zampata che manda il pallone in rete, firmando così l’1-1. Il digiuno di gol è finalmente rotto.

Nella seconda frazione di gioco i padroni di casa pagano inevitabilmente il grande sforzo profuso nei primi 45’ di gioco. E così gli ospiti provano a fare il colpaccio. Prima Pecora e poi Marrocco, però, mancano clamorosamente lo specchio della porta da posizione più che favorevole. È il segnale che può essere la volta buona per i biancorossi per tornare al successo. Sensazione subito stroncata da una traversa che sputa via il perfetto colpo di testa di Siano, su assist liftato di Mazzeo. Al “Figliolia” si materializzano allora i fantasmi di un altro insuccesso firmato dalla sfortuna. A scacciare via ogni paura ci pensa la coppia gol biancorossa. Siano fa il fenomeno e, con un doppio passo, supera il difensore avversario che non può fare altro che stendere in area l’ex Salernitana. Mazzeo provvede a completare l’opera, realizzando dal dischetto la rete del 2-1. L’inserimento centrale di Maiese in pieno recupero, chiuso con mestiere da Manzo, rappresenta l’ultimo pericolo. Sospiro di sollievo e via alla festa per l’Olympic Salerno che torna così al successo dopo quattro partite.

È un Olympic Salerno che non sa più segnare quella che vien fuori dalla partita contro la Rocchese. La terza sconfitta nelle ultime quatto partite pone ancor di più in evidenza le difficoltà della squadra biancorossa in fase realizzativa. Con quella odierna, sono ben quattro le partite consecutive senza gol per i delfini. Dopo la cinquina realizzata al Volcei Calcio, infatti, i biancorossi non sono più riusciti a bucare la rete avversaria nei successi 360’ giocati.

Un’astinenza da gol dovuta, in parte, anche all’assenza di bomber Mazzeo costretto a star fuori a causa della lunga squalifica subita in seguito alla partita interna col Real Pontecagnano. Contro la Rocchese, però, l’attaccante salernitano tornava a disposizione di mister Belmonte. Oltre al rientro del fratello d’arte, il tecnico biancorosso poteva contare anche sulle prestazioni del neo arrivato Elio Siano. Nonostante due bocche da fuoco di tale calibro, i delfini non sono riusciti a rompere un digiuno che dura da troppo tempo.

Mister Belmonte ama spesso ripetere una frase che rappresenta il proprio credo calcistico: “Dove non ci arrivo con le gambe, ci arrivo col cuore”. Un’espressione che racchiude in sé l’idea di calcio che ha il tecnico, giunto da un mese sulla panchina biancorossa. Probabilmente, però, l’allenatore non è ancora riuscito bene ad oliare meccanismi e movimenti che faticano ad essere messi in pratica. L’astinenza da gol è il frutto anche di difficoltà nella manovra palla a terra, con i biancorossi che faticano a costruire azioni pericolose. Di questo ne risentono non poco gli attaccanti, i quali non vengono messi perfettamente in condizione di esprimere il loro potenziale.

Anche contro la Rocchese si sono evidenziati gli stessi problemi. Il gol di Landucci, su assist di Trapanese, ha condannato alla sconfitta una squadra ben lungi dall’essere quella che tutti aspettano. L’ingenuità di Acquaviva, espulso per doppia ammonizione dopo una grave leggerezza in fase di impostazione, ha contribuito a tagliare definitivamente le gambe ai biancorossi e a porre fine alle speranze di raddrizzare il risultato. La gara di domenica prossima, in casa contro il Cilento Calcio, rappresenta dunque uno snodo cruciale per l’undici di Belmonte. L’Olympic Salerno è chiamata a riscattare le ultime opache prestazione e a chiudere in bellezza un 2013 comunque pieno zeppo di soddisfazioni.

Una sconfitta che potrebbe fare meno male del dovuto quella dell’Olympic Salerno sul campo del Miranda. Un 2-0 in favore dei padroni di casa, maturato sul campo, che potrebbe essere sovvertito a tavolino. Tutta colpa di un errore tecnico commesso dal tecnico dei sanseverinesi quando, al 18’ del secondo tempo, le due sostituzioni effettuate lasciano il Miranda orfano di calciatori classe ’96 presenti in campo. Un caso, questo, non contemplato dalle norme del campionato di Promozione e per il quale è prevista la sconfitta a tavolino. Una distrazione che potrebbe costare caro alla squadra nerazzurra. Come annunciato nell’immediato dopopartita, infatti, l’Olympic Salerno presenterà regolare ricorso e passerà la palla agli organi federali.

Difficile commentare una partita durata, effettivamente, soltanto per due terzi. L’Olympic dimostra sin da subito che il 4-2-3-1 scelto da mister Belmonte necessita ancora di una fase di rodaggio per essere completamente assorbito. I biancorossi iniziano con qualche difficoltà, accentuata dal vantaggio quasi immediato dei padroni di casa. La punizione di Lazgir , quando sono passati appena 16’ dal fischio d’inizio, non lascia scampo a Sasà Rossi e va ad insaccarsi in rete. Il tecnico dei biancorossi prova a cambiare subito, inserendo Cretella al posto di Brancaccio. Le difficoltà di manovra degli ospiti si protraggono fino al termine della prima frazione di gioco.

Praticamente nulla più resta da commentare. Al 63’ arriva infatti l’errore che condizionerà il resto della partita e l’esito della stessa. Il tecnico del Miranda, Romano, spende le ultime due sostituzioni inserendo Malpede e Sessa al posto di Pergamo e Lambiase. È l’attimo in cui si concretizza l’errore tecnico: i padroni di casa restano senza calciatori classe ’96 in campo. La frittata è fatta. Da quel momento in poi si assiste ad una non gara, con le due squadre consapevoli di quanto accaduto e dell’inutilità dei minuti restanti. Il gol del raddoppio del Miranda, firmato da Armenante in posizione di sospetto fuorigioco, rappresenta soltanto una nota a margine di una partita già terminata molto prima. 

Il tanto atteso successo, all’esordio davanti al suo nuovo pubblico, non è arrivato. Nino Belmonte non riesce dunque a bagnare con una vittoria la sua prima tra le mura amiche. Al “Figliolia” di Baronissi l’Olympic Salerno non va oltre lo 0-0 col Picciola, in una gara ostica e tutt’altro che spettacolare.

Il 4-2-3-1 disegnato da mister Belmonte non riesce a produrre quello che il tecnico salernitano pretendo dai propri calciatori. Apicella, schierato lì davanti come unico riferimento offensivo, è servito troppo spesso con palloni alti che sono facile preda della coppia difensiva del Picciola. La fantasia di Cretella e Rodia si vede troppo a sprazzi. Lo stesso Orabona, schierato a destra nel terzetto dei trequartisti, non riesce a dare spinta e profondità a sufficienza. Le difficoltà più evidenti si notano in fase di manovra, con la squadra biancorossa che non riesce a fare gioco palla a terra. La mediana formata da Festa e Donadio trova grandi difficoltà nel far girare velocemente il pallone: il risultato sono troppi lanci lunghi che non portano alcun beneficio.

Di contro, il Picciola prova a fare qualcosa in più rispetto agli avversari. Anche i rosanero non riescono però ad imbastire azioni pericolose e degne di nota. L’episodio che può spezzare la partita arriva al 18’ quando è la traversa a dire di no ad Apicella, negando il vantaggio all’Olympic. L’assist di Orabona è perfetto, altrettanto il pallonetto del numero 9 biancorosso che scavalca il portiere avversario. Il legno strozza l’urlo in gola ai padroni di casa. Il guizzo dell’attaccante dei delfini resterà l’unico pericolo fino alla fase di recupero della prima frazione di gioco. A pochi istanti dal termine, infatti, è lo stesso Apicella a sfiorare ancora il vantaggio. Il movimento ad aggredire il primo palo è da attaccante vero. La girata del numero 9 trova però la grandissima risposta del portiere ospite che nega di nuovo la gioia del gol ai ragazzi di Belmonte.

Il refrain non muta anche nella seconda frazione di gioco. I tanti lanci lunghi la fanno da padrone con le due squadre che fanno tremendamente fatica a giocare con fraseggi corti palla a terra. È però il Picciola a creare i pericoli maggiori, facendosi vedere dalle parti di Naddei per ben due volte nell’arco di 120”. Prima è il numero 10 Curcio ad insidiare la porta biancorossa con una punizione velenosa su cui Naddei si supera e devia in angolo. Sugli sviluppi del corner è Carbone ad avere la palla del vantaggio. Il difensore rosanero spedisce clamorosamente a lato, fallendo una nitida occasione. Belmonte sente puzza di bruciato e prova ad dare maggiore fosforo alla manovra inserendo Corbo, al rientro dopo un lungo stop. Il capitano biancorosso entra al posto di Rodia e va a posizionarsi da trequartista, alle spalle di Apicella. Proprio l’attaccante, così come accaduto nei primi 45’ di gioco, sarà il protagonista delle due migliori occasioni biancorosse del secondo tempo. La prima arriva a 7’ dalla fine quando il batti e ribatti permette al numero 9 di ritrovarsi a tu per tu col portiere Miano. Il tocco sotto dell’attaccante è però troppo debole e l’estremo difensore avversario riesce a respingere. A tempo praticamente scaduto è la troppa esitazione ad impedire ad Apicella di regalare il successo ai suoi: l’attaccante cincischia troppo nel controllare il pallone, permettendo al difensore di recuperare e sventare il pericolo.

Si chiude così un match in cui l’Olympic Salerno ha faticato ad esprimere un calcio manovrato. Tuttavia, la squadra di Belmonte ha goduto delle principali occasioni da gol. Sfortuna ed imprecisione hanno impedito ai delfini di cogliere il secondo successo tra le mura amiche.

Esordio più proibitivo non poteva esserci per Nino Belmonte sulla panchina dell’Olympic Salerno. Chiamato a sostituire Antonio Marinari, l’ex tecnico degli Allievi Nazionali della Salernitana si è ritrovato immediatamente di fronte la corazzata Valdiano. Un impegno probante per l’allenatore salernitano, da appena sette giorni alla guida della squadra biancorossa.

Al “Vertucci” di Teggiano, l’undici guidato da Ciccio Tudisco ha fatto valere l’elevato tasso tecnico confermando i pronostici che la vedevano favorita. Partita senza storia, durante la quale l’Olympic Salerno non ha mai dato la sensazione di poter mettere in difficoltà i padroni di casa. Il punteggio finale, tuttavia, punisce oltremodo i delfini. I due gol subiti a tempo praticamente scaduto, contribuiscono a rendere più rotondo un risultato rimasto inchiodato sul 2-o quasi fino alla fine.

Le assenze di Orabona e Mazzeo, la coppia d’attacco titolare, hanno penalizzato oltremodo la squadra ospite. Di contro, il 4-3-3 schierato da Tudisco ha esaltato le qualità e le caratteristiche dei giocatori rossoblu. Il resto lo ha fatto uno scatenato Morea, autore della tripletta che ha orientato e deciso la partita. È suo il gol che apre le marcature al 17’ quando, complice una difesa disattenta, l’attaccante segna con un colpo di testa che si insacca alle spalle del portiere avversario. In chiusura di tempo arriva il raddoppio che chiude sostanzialmente il match: tiro di Costanzo e tap-in dello stesso Morea.

Nel secondo tempo lo spartito della gara non cambia, con l’Olympic Salerno che riesce a faticare a rintuzzare le offensive dei padroni di casa. Il Valdiano potrebbe andare a segno a più riprese ma non riesce a realizzare la rete che chiuderebbe definitivamente la partita. Il risultato rimane invariato fino all’89’, quando è ancora uno scatenato Morea a realizzare la personale tripletta: Festa sbaglia il retropassaggio favorendo l’inserimento del numero 10 di casa che, dopo aver saltato Rossi, deposita in rete il gol del 3-0. A tempo ampiamente scaduto, arriva anche il poker firmato da Cissé: l’attaccante supera di slancio una serie di avversario concludendo il proprio slalom con la rete del definitivo 4-0.

Si chiude così, con un risultato troppo penalizzante, la partita d’esordio del nuovo tecnico biancorosso. Peccato per i due gol subiti nel finale, senza i quali il risultato sarebbe stato meno roboante. L’attenzione si sposta ora sulla prossima gara, alla sfida interna contro il Picciola. Una vittoria al “Figliolia” darebbe il via effettivo alla nuova era Olympic, targata Belmonte.

Iniziava ad essere una sorta di maledizione la vittoria in casa per l’Olympic Salerno. I tre pareggi consecutivi per 1-1 e la sconfitta contro l’Ebolitana rappresentavano un background difficile da digerire. La necessità era quella di iniziare a conquistare punti pesanti, anche e soprattutto tra le mura amiche. Al quinto tentativo i biancorossi ci sono riusciti, imponendosi 5-2 contro il Volcei Calcio. Una prestazione vincente e convincente da parte dei delfini, che hanno mostrato grande determinazione nel portare a casa il risultato finale.

Le premesse della settimana erano tutt’altro che positive, con l’allontanamento di mister Marinari e la squadra momentaneamente affidata al tecnico della juniores Sica. I biancorossi hanno però avuto il merito di non disunirsi e di restare concentrati sull’obiettivo. Da par suo, mister Sica ha cercato di tenere alta la concentrazione senza disdegnare scelte coraggiose nell’undici titolare da mandare in campo.

Rispetto alle apparizioni passate, l’Olympic scende in campo con un 4-3-1-2. Sica pesca a piene mani nella formazione juniores inserendo, sin dal primo minuto, ben quattro under. In difesa, il giovane Picariello (classe ’96) fa coppia centrale con Acquaviva nella linea a quattro completata da Amoroso a destra e Romano a sinistra. In mediana capitan Festa supporta la freschezza e la brillantezza di Donadio (’96) e Rodia (’96). In avanti, la coppia formata da Orabona ed Apicella è ispirata dalle giocate deliziose del giovane Cretella (classe ’95), apparso già pronto per disputare un campionato in prima squadra.

La partita è sbloccata al 30’ da un grandissimo gol di Apicella. Rete da vero rapace d’area per il numero 9 dell’Olympic Salerno, lesto ad anticipare il difensore avversario con un movimento ad aggredire il primo palo. Il cross di Orabona è delizioso, altrettanto la girata al volo di destro che non lascia scampo al portiere avversario. Per Apicella è la rete della liberazione, dopo un inizio di stagione non facile e la casella dei gol segnati rimasta fino ad ora vuota.

La rete si trasforma in una molla impazzita per Apicella, vera e propria spina nel fianco della difesa del Volcei. Quando al 41’ l’autore del gol del vantaggio salta netto il diretto avversario nell’area di rigore, il difensore non può far altro che stenderlo e concedere il penalty. Dal dischetto si porta Orabona che non sbaglia e sigla la terza rete consecutiva. Ma la fame è ancora tanta e Apicella lo dimostra 3’ più tardi: lancio millimetrico di Acquaviva verso il numero 9 che sguscia alle spalle della difesa avversaria e salta l’estremo difensore con un pallonetto delicatissimo che termina la sua corsa in rete. È il gol che chiude sul 3-0 un primo tempo senza storia, in cui è la sete di successo dei biancorossi a vincere.

Nella seconda frazione di gioco arriva però il calo che non t’aspetti. Forse paghi di quanto fatto nei primi 45’, i ragazzi di Sica scendono in campo troppo morbidi permettendo agli ospiti di ritornare in partita. Nel giro di appena 4’, il Volcei Calcio trova le due reti che riaprono il match. Al 12’ è Pignata a deviare in rete il pallone, dopo un batti e ribatti all’interno dell’area di rigore. Al 16’ Del Chierico trova il gol della domenica, con un tiro dai 25 metri che va a togliere le ragnatele dall’incrocio, con Rossi immobile: 3-2 e partita incredibilmente riaperta.

Le due reti subite, in pochi minuti, contribuiscono a minare le certezze che l’Olympic aveva costruito nel primo tempo. Tra le fila dei delfini inizia a serpeggiare la paura di non portare a casa una vittoria che sembrava praticamente acquisita. Troppi lanci lunghi e difficoltà a fare gioco come nella prima frazione di gara. Mister Sica si accorge delle difficoltà e cambia tutto: dentro Minutolo e Salvati e passaggio al 4-4-2. Il centrocampista classe ’96 va a fare l’esterno a sinistra, mentre il capitano fa coppia in attacco con Apicella, con Orabona spostato come quarto di destra nella linea mediana. È la mossa che decide la partita: i biancorossi, oggi in maglia gialla, ritrovano compattezza riuscendo a respingere le offensive del Volcei. Orabona è esemplare nella doppia fase: prima chiude in un paio di occasioni, dando una mano alla difesa; poi, dai suoi piedi, nascono i due gol che chiudono la partita.  Al 38’ è lui ad involarsi sull’out di destra e a mettere al centro un pallone che chiede ad Apicella sono di essere messo in rete. A tempo praticamente scaduto, l’azione si ripete in fotocopia: il beneficiario dell’assist è questa volta Minutolo, che insacca e fissa il punteggio sul risultato finale di 5-2.

Si chiude così, nel migliore dei modi, una partita dalle emozioni altalenanti. La vittoria contro il Volcei rappresenta uno snodo importante nella stagione dell’Olympic. Da domani si apre un nuovo ciclo firmato Nino Belmonte. Per il nuovo tecnico subito un esame probante, sul campo della corazzata Valdiano. 

Quella sul campo della Giffonese doveva essere la partita del riscatto per l’Olympic Salerno, chiamata a rimediare al pesante ko interno subito sette giorni prima ad opera del Real Pontecagnano. Ed invece, contro i nerazzurri, la formazione di Marinari ha offerto una delle prestazioni più deludenti della stagione. Il risultato finale, 5-1 in favore dei padroni di casa, rispecchia l’andamento di una gara mai in discussione. Se nella partita interna persa la settimana prima i biancorossi avevano da recriminare non poco, in quel di Giffoni l’Olympic non è mai entrata in partita soccombendo in maniera netta e senza appello.

La partita vede i padroni di casa partire fortissimi e sfiorare il vantaggio dopo 10’, l’intervento di Manzo sulla linea evita la capitolazione agli ospiti. La Giffonese preme però forte sull’acceleratore: al 27’ Camorani è decisivo nell’anticipare in area l’avversario, pronto a battere a rete. Al 35’ ottima l’incursione di Verace che serve al centro Manzo, il cui tiro è però troppo centrale e viene bloccato da Naddei. La supremazia della Giffonese si concretizza al minuto 39: un gran lancio di Nastri va a pescare Vaccaro lasciato tutto solo dalla difesa dell’Olympic. L’attaccante nerazzuro è bravo a stoppare e ad insaccare il pallone all’incrocio dei pali.

Al 42’ arriva anche il raddoppio: Verace vede il taglio di Nastri e lo serve, il numero 10 della Giffonese è freddo a battere di prima intenzione bucando per la seconda volta la porta biancorossa. L’Olympic Salerno è in bambola e al 45’ subisce anche il terzo gol firmato ancora da Nastri: ottimo l’assist di Vaccaro che mette il compagno di squadra a tu per tu con Naddei. A quel punto, per Nastri è un gioco da ragazzi siglare la rete del 3-0. In appena 6’ i padroni di casa chiudono la pratica.

Nella seconda frazione di gioco la Giffonese continua a premere e al 58’ arriva il poker firmato da Sabatino, che insacca direttamente da calcio piazzato. Per l’Olympic Salerno è notte fonda ed i padroni di casa ne approfittano per affondare ancora. Al minuto 64 il terzino sinistro Giannattasio fa fuori tre uomini e si presenta a tu per tu con Naddei, insaccando in rete: è 5-0. L’Olympic trova il gol della bandiera al 75’ con Orabona, al secondo centro consecutivo, che insacca con un tiro a volo dai 25 metri. Nei minuti finali l’Olympic ha l’occasione per accorciare ulteriormente le distanze ma Salvati, una volta giunto a tu per tu col portiere avversario, non riesce a batterlo.

Si chiude così un match a senso unico, dominato dall’inizio alla fine dalla Giffonese. Nove gol subiti nelle ultime due partite rappresentano un segnale d’allarme forte e chiaro su cui Marinari dovrà lavorare non poco. Tra sette giorni al “Figliolia”, contro il Volcei Calcio, l’Olympic dovrà per forza di cose centrare un successo, che ancora latita tra le mura amiche, per riacquistare quella fiducia smarrita nelle ultime due giornate.

Ci sono partite stregate in cui ogni cosa gira nel verso sbagliato, in cui ogni episodio gioca a sfavore. Si può riassumere così la prima battuta d’arresto casalinga della stagione per l’Olympic Salerno. Il 2-4 inflitto dall’Ebolitana 1925 alla formazione biancorossa è figlio della sfortuna e di errori individuali che hanno condannato i ragazzi di mister Marinari ad una sonora sconfitta.

L’Olympic vista nella prima mezz’ora aveva fatto strabuzzare gli occhi: possesso palla, ottima tenuta difensiva e azioni manovrate concluse con gran pericolosità dalle parti del portiere avversario. Ma quando la dea bendata decide di voltarsi dalla parte sbagliata, allora c’è poco da fare. Lo sa bene Gigi Orabona: prima un miracolo del portiere, poi un tiro su assist di Mazzeo che finisce a pochi centimetri dal palo. E poi quella conclusione così perfetta da non finire in rete, andata a sbattere contro la traversa prima di ritornare verso il campo.

È così che arriva il gol che non ti aspetti. Sasà Rossi, autentica saracinesca nelle prime sei giornate, commette il primo errore della stagione. La punizione di Campione non è irresistibile ma il numero uno biancorosso non riesce a controllare e il tap-in di Capozza è cosa facile. Che le sventure non vengono mai da sole lo si capisce al minuto 40, quando l’arbitro sventola il cartellino rosso ad Acquaviva. Grossa ingenuità del difensore biancorosso che reagisce con una manata, all’interno dell’area di rigore, alle provocazioni dell’attaccante dell’Ebolitana. L’assistente di linea vede tutto e la frittata è fatta. Oltre al danno arriva la beffa: all’espulsione, il direttore di gara aggiunge anche il penalty in favore degli ospiti: dal dischetto Campione non sbaglia.

Nonostante debbano essere messi a referto ancora quattro reti, la partita che scaturisce dopo il doppio vantaggio ospite ha poco da raccontare. I ragazzi di Marinari accusano inevitabilmente il colpo dell’inferiorità numerica e del passivo subito nella prima frazione di gara. Gli ospiti giocano naturalmente sul velluto, approfittando dell’uomo in più sfruttando tutta l’ampiezza del campo. Un assist di Campione, a tagliare l’area di rigore, trova l’argentino Tavera pronto a sigillare la partita con un sinistro che porta l’Ebolitana al triplo vantaggio. Il poker, realizzato di testa da Compagnone su cross dalla sinistra dello stesso Tavera, è la conferma che l’Olympic è già sotto la doccia. Soltanto un calo di tensione dell’Ebolitana e uno sprazzo di orgoglio permette ai biancorossi di rendere meno amaro il risultato.

Le reti di Orabona e Mazzeo cambiano la forma ma non la sostanza. L’Olympic chiude addirittura in nove, a causa dell’infortunio di Aprea costretto ad abbandonare il campo a sostituzioni ormai esaurite. Il fine gara animato lascia in dote soltanto un’espulsione in più all’Olympic: vittima Luca Mazzeo. Si chiude così un match nato evidentemente sotto la stella sbagliata per l’Olympic. In settimana toccherà a mister Marinari ricaricare le batterie ai propri ragazzi in vista della trasferta sul campo della Giffonese.

Secondo blitz esterno dell’Olympic Salerno che espugna Sant’Arsenio grazie alla rete di capitan Salvati. Dopo la vittoria conquistata sul campo del Real Agropoli, la compagine di mister Marinari concede il bis in terra cilentana battendo per 0-1 lo Sporting Casalvelino. I biancorossi si schierano inizialmente con un insolito 3-5-2 con Rossi in porta, Napoli, Manzo e Acquaviva in difesa. Terzetto centrale di centrocampo composto da Festa, Rodia e Maiuri. Sulle fasce agiscono Amoroso a destra e Romano a sinistra. Coppia d’attacco formata da Mazzeo e Salvati.

Prima frazione piuttosto sonnacchiosa col gioco che stagna a centrocampo. Le due squadre non riescono ad imbastire manovre interessanti e a creare azioni degne di nota. L’Olympic mostra poca dimestichezza col nuovo assetto tattico e fatica a creare gioco. Nel secondo tempo mister Marinari cambia tutto: fuori Rodia e dentro a Aprea e ritorno al classico e rodato 4-4-2. I biancorossi beneficiano subito del cambio di modulo e cominciano a macinare gioco. I padroni di casa fanno fatica a ribattere colpo su colpo e al minuto 58 sono costretti a soccombere. Ottimo spunto personale di Amoroso sull’out sinistro, il cui cross viene controllato in maniera maldestra dal portiere Pica. Bomber Salvati, appostato nelle vicinanze, non perdona l’incertezza dell’estremo difensore e realizza il più classico dei tap-in. È la rete che decide la partita.

Gli ospiti avrebbero anche l’occasione per raddoppiare e chiudere definitivamente la partita ma Mazzeo non riesce a trasformare una punizione conquistata da Aprea da ottima posizione. Nei minuti finali, allora, i padroni di casa provano l’arrembaggio alla ricerca del pareggio. Ancora una volta Sasà Rossi risulta decisivo: il numero uno biancorosso è fenomenale nel respingere una punizione, andando a togliere il pallone dall’incrocio dei pali. L’Olympic conquista così il secondo successo lontano da casa. Una vittoria che proietta la squadra del presidente Pisapia al 7° posto in classifica, a quota 9 punti.

Nel 5° turno del campionato di Promozione – Girone D, l’Olympic Salerno va alla ricerca del primo acuto tra le mura amiche. La formazione di mister Marinari ospita al “Figliolia” la Temeraria 1957 San Mango. Il tecnico biancorosso si affida al solito 4-4-2 con la coppia d’attacco formata da Orabona e Mazzeo, già a quota 3 gol in campionato. Ancora assente Corbo, le chiavi del centrocampo sono affidate al capitano di giornata Festa e al giovanissimo Rodia. Sulle fasce operano Paglionico e Amoroso. La difesa, guidata dal numero uno Rossi, è composta da Acquaviva e Manzo centrali, con Romano a sinistra e Camorani a destra.

Prima frazione di gioco vivace, con l’Olympic Salerno che esprime il miglior calcio dall’inizio del campionato. La formazione biancorossa tiene molto bene il campo, senza concedere spazio agli avversari e rendendosi più volte pericolosa dalle parti del portiere della Temeraria Faggiano. La prima vera occasione arriva al 20’ e capita sui piedi di Orabona. Il centravanti dell’Olympic si ritrova a tu per tu con l’estremo difensore ma non riesce a realizzare, grazie anche all’ottimo intervento dello stesso Faggiano. L’appuntamento col gol è però solo rimandato di qualche minuto. Al 32’ Mazzeo è bravissimo a sgusciare alle spalle della difesa avversaria e ad involarsi verso la porta. Sombrero al difensore e tiro al volo di sinistro: è 1-0 e quarta rete consecutiva per l’attaccante, fratello d’arte.

La ripresa si apre nel peggiore dei modi: Di Giacomo è troppo libero di manovrare al limite dell’area e servire l’accorrente Carmando che, di sinistro, trafigge Rossi con un diagonale che si spegne nell’angolino basso. Sono passati appena 40’’ e il risultato torna in parità. L’Olympic Salerno accusa il colpo e non riesce ad organizzare una pronta reazione. Qualche decisione discutibile dell’arbitro Cimino contribuisce ad inasprire gli animi di una partita sostanzialmente corretta. Protagonisti in assoluto sono Festa e Camera: da uno scontro di gioco tra i due, si genera una mini rissa e a farne le spese è Orabona, espulso per proteste dal direttore di gara. 

Con l’uomo in meno, i biancorossi sono costretti a rintanarsi in difesa del risultato lasciando il solo Mazzeo in avanti a combattere con l’intera difesa avversaria. A 10’ dalla fine si ristabilisce anche la parità numerica: dopo l’ennesimo fallo ai danni di Festa, un nervosissimo Camera si becca il secondo cartellino giallo e guadagna anzitempo la via degli spogliatoi. In dieci contro dieci entrambe le squadre provano a vincere la partita e vanno vicine alla rete a pochi minuti dalla fine. . Prima Salvati, appena entrato, sfiora il gol con un colpo di testa, su assist di Camorani, che sfiora il palo alla destra di Faggiano. Dall’altro lato è Di Giacomo ad andare vicinissimo alla rete con un colpo di testa che lambisce l’incrocio dei pali. Dopo 4’ di recupero, il match si chiude sul risultato di 1-1. Terzo pareggio casalingo consecutivo per l’Olympic Salerno che mantiene l’imbattibilità. Rinviato l’appuntamento col primo successo al “Figliolia”.

Prima sconfitta stagionale per l’Olympic Salerno. Al “Siano” di San Cipriano Picentino la compagine di mister Marinari incappa nel primo stop stagionale contro il Real Pontecagnano. Il match, già rinviato una prima volta per impraticabilità del campo, è ancora una volta funestato da forti piogge che costringono il direttore di gara a sospendere la partita per circa 40’. I biancorossi, in formazione rimaneggiata a causa delle assenze dei vari Acquaviva, Orabona, Apicella e Corbo, scendono in campo con Rossi tra i pali, Camorani, Napoli, Manzo e Romano in difesa, in mediana Rodia, Festa, Cucciniello ed Amoroso con coppia offensiva Mazzeo-Salvati ma non riescono mai ad entrare in partita. Il vantaggio per la formazione picentina arriva dopo appena 5’ grazie alla rete messa a segno da Maresca. Grazie al vantaggio in apertura, il Real Pontecagnano gestisce la gara controllando il gioco e tenendo a bada le reazioni degli ospiti ed a parte con una bella azione manovrata con conclusione finale di Amoroso uscita di poco a lato, c'è poco da segnalare. In chiusura di tempo arriva la rete che taglia definitivamente le gambe ai biancorossi: fallo in area di Napoli su cui l’arbitro non ha dubbi e concede il rigore. Dal dischetto si porta Picariello che non sbaglia e fa 2-0. La rete che chiude la partita arriva dopo appena 10’ della ripresa e porta la firma di Merola. Si chiude in pratica qui il match...ad accendere una piccola fiammella di speranza poi ci mette il meteo dato che si scatena in vero nubrifragio che fa interrompere l'incontro per ben 40 minuti mettendo in serio rischio l'esito scontato dell'incontro. Passata la tempesta, e sotto non poche pressioni della dirigenza di casa, il gioco riprende con il Real Pontecagnano che si limita a controllare la gara e a gestire il risultato. Per l’Olympic Salerno si tratta della prima sconfitta stagionale, sconfitta meritata che fa riflettere soprattutto sulla gestione mentale di una squadra che non può mai entrare demotivata in campo se vuole ottenere la salvezza senza passare dai play-out

Nel terzo turno del campionato di Promozione, girone D, l’Olympic Salerno va alla ricerca della prima vittoria interna. Dopo il colpaccio sul campo del Real Agropoli, i biancorossi attendono il Costa d’Amalfi per sbloccarsi tra le mura amiche. Tanti i problemi di formazione per mister Marinari, costretto a rinunciare alla coppia centrale di centrocampo composta da Giordano e Corbo, assenti per infortunio. Problemi anche in attacco, dove mancano Orabona e capitan Salvati. Il tecnico salernitano deve far così di necessità virtù, affidando al solito 4-4-2 con Rossi in porta, Napoli a destra e Romano a sinistra, coppia centrale formata da Acquaviva e dall’under Camorani. Manzo viene avanzato a centrocampo, al fianco di Festa, sulle fasce agiscono Cucciniello a sinistra e Romano a destra. Coppia d’attacco formata da Apicella e Mazzeo.

La formazione ospite parte subito forte, sfruttando al massimo le qualità tecniche del tridente offensivo a disposizione di mister Proto. Il 4-3-3 disegnato dall’allenatore dei costieri mette in gran difficoltà i padroni di casa che non riescono a prendere le giuste contromisure. Prima Infante e poi Criscuoli, il migliore in campo, vanno vicini al gol: è il solito Rossi a tenere a galla l’Olympic e a salvare il risultato. La netta supremazia di gioco del Costa d’Amalfi viene suggellata però al 25’ quando Criscuoli, partito da posizione dubbia, è bravo a puntare Acquaviva e ad insaccare la palla in rete con un sinistro debole ma preciso che lambisce il palo e si spegne alla spalle di Rossi.

Il vantaggio ospite pare di quelli che possono tagliare le gambe, soprattutto in virtù di quanto visto nei primi minuti di gara. L’Olympic ha invece il merito di non abbattersi e trovare il pareggio quasi subito. Al 28’, sugli sviluppi di un corner battuto da Romano, il solito Mazzeo è lesto ad avventarsi sul pallone e ad insaccare la palla in rete. Per il bomber biancorosso si tratta del terzo gol in altrettante partite. Al 35’ sono di nuovo gli ospiti a sfiorare il nuovo vantaggio: lancio lungo indirizzato verso Cioffi che sbuca alle spalle della difesa biancorossa e si ritrova a tu per tu con Rossi. Il numero 11 costiero è però impreciso e il suo pallonetto finisce alto sulla traversa.

L’Olympic Salerno dimostra di soffrire e non poco il gran movimento del tridente offensivo e l’ottima organizzazione di gioco mostrata dalla squadra di Proto. In particolare, è la difesa a farsi trovare più volte scoperta sui lanci lunghi provenienti dalla difesa e indirizzati verso gli avanti in maglia gialla. In chiusura di tempo è Apicella a sfiorare il gol che avrebbe potuto portare in vantaggio i biancorossi: il numero 9 è bravo ad anticipare di testa il difensore avversario ma la conclusione termina di pochissimo a lato.

Nella seconda frazione di gioco mister Marinari cambia tutto: fuori Cucciniello e Camorani, dentro Rodia e Cretella. L’Olympic passa al 4-3-1-2 e i frutti si vedono immediatamente. I padroni di casa prendono in mano il pallino del gioco, costringendo i costieri a rintanarsi nella propria metà campo. La supremazia territoriale potrebbe concretizzarsi subito ma il gran tiro di Apicella viene deviato in angolo da un ottimo intervento del portiere De Gennaro. Dall’altro lato, Rossi non è da meno e salva ancora una volta il risultato chiudendo magistralmente la porta al solito Criscuoli.

Al 70’ arriva l’occasione più nitida per l’Olympic: batti e ribatti in area di rigore, col pallone che arriva tra i piedi di Mazzeo. Il bomber biancorosso è bravo a dribblare il portiere ma, una volta solo davanti alla porta, temporeggia troppo permettendo il recupero al difensore avversario. Sentendo puzza di bruciato, mister Marinari torna al 4-4-2 con l’intenzione di offrire maggiore copertura alla difesa. La mossa però non è delle più felici col Costa d’Amalfi che riprende campo e torna a macinare gioco. L’occasione migliore arriva a tempo praticamente scaduto quando Vissicchio prova un gran tiro dal limite dell’area. La conclusione del mediano costiero, leggermente deviata, assume una traiettoria innaturale che scavalca Rossi e va ad impattare contro il palo.

Si chiude così un match dall’andamento altalenante, durante il quale le due squadre si sono scambiate a più riprese la conduzione del gioco. Un pareggio sostanzialmente giusto che premia l’ottima organizzazione di gioco dei costieri e il gran cuore messo in campo dall’Olympic. Per la formazione di Marinari terzo risultato utile consecutivo e un onorevole zero alla voce “Sconfitte”. Non male per una neopromossa.

Al secondo tentativo l’Olympic Salerno centra il primo storico successo nel campionato di Promozione. Dopo la cocente delusione patita all’esordio, con il pareggio dell’Intercasali 2005 arrivato ad una manciata di minuti dalla fine, la formazione biancorossa si impone per 1-2 sul campo del Real Agropoli.In una commistione tra sacro e profano, potremmo dire che San Matteo c’ha messo una mano. Il primo successo per la formazione di mister Marinari è arrivato, infatti, proprio nel giorno in cui la città di Salerno celebrava grandiosamente il proprio Santo Patrono. La punizione realizzata da Mazzeo a 5’ dalla fine, ha regalato i tre punti ai delfini: dono migliore non poteva esserci per il presidente Matteo Pisapia, nel giorno del suo onomastico. Rispetto alla gara d’esordio contro l’Intercasali, mister Marinari cambia quattro elementi: restano fuori Aprea, Corbo, Mazzeo e Orabona. Il tecnico biancorosso cambia dunque la coppia offensiva, affidandosi ad Apicelli e capitan Salvati dal primo minuto. In difesa fa il proprio esordio il neo arrivato Camorani a destra, dall’altro lato agisce Paglionico, confermata la coppia centrale composta da Acquaviva e Manzo. Nel centrocampo a quattro Festa, al rientro della squalifica, prende il posto di Corbo e si posiziona al fianco di Giordano. Amoroso a destra e Cucciniello a sinistra completano la mediana. Partita tutt’altro facile quella disputata al Campo Comunale Torre dalla compagine salernitana. In più occasioni i padroni di casa hanno provato a metter sotto gli avversari ma si sono trovati a fare i conti con un superlativo Rossi, ancora una volta tra i migliori in campo. Le parate del numero 1 dell’Olympic hanno permesso alla squadra di Marinari di tenere il risultato sullo 0-0, sfiorando anche il vantaggio in un paio di occasioni in contropiede. Vantaggio rimandato però di poco, alle prime battute del secondo tempo, quando Acquaviva è bravo a liberarsi in aria e a costringere il diretto marcatore a fare fallo. Inevitabile il rigore fischiato dal direttore di gara: dal dischetto capitan Salvati mantiene la freddezza glaciale ed insacca per lo 0-1. Il ritorno dei padroni di casa è però veemente e si concretizza di lì a poco. Al 58’ Santosuosso, da poco entrato, è bravo a realizzare il tapin vincente dopo il palo colpito da Malandrino. La rete realizzata galvanizza il Real Agropoli che preme sull’acceleratore alla ricerca del gol del vantaggio. Quello della formazione di casa è un vero e proprio assedio col portiere ospite Rossi che diventa protagonista assoluto del match: l’estremo difensore biancorosso erige un vero e proprio muro salvando a più riprese sui vari Santosuosso, Miglino e Figliola. I ragazzi di Marinari sono bravissimi a mantenere la lucidità giusta per controbattere le avanzate dei cilentani. I delfini hanno il merito di non capitolare e di portare la partita in parità fino ai minuti finali. La tenacia e la ferrea tenuta difensiva dei biancorossi viene premiata a 5’ dalla fine: lampo di genio di Luca Mazzeo che, dopo essersi procurato una punizione dai 25 metri, realizza la stessa con una parabola perfetta. La conclusione del bomber salernitano è imprendibile e va ad insaccarsi alle spalle del portiere Armida. Il gol fa esplodere di gioia tutta la panchina biancorossa. Gli ultimi minuti portano solo tanta sofferenza ma non cambiano la sostanza: per l’Olympic arriva il primo successo in campionato. Per la matricola terribile, 4 punti nelle prime due partite rappresentano un bottino di tutto rispetto. L’obiettivo è ora quello di restare con i piedi per terra e di pensare già al prossimo impegno, in casa contro il Comprensorio Valcalore

Era tanta l’attesa, quasi spasmodica in casa Olympic, per la storica prima nel campionato di Promozione. Il merito di un traguardo così importante va dato al presidente Matteo Pisapia e a quanti, in così poco tempo, hanno fatto si che questo progetto, iniziato un po’ per gioco, crescesse così rapidamente. Una crescita veloce e costante in cui, però, nulla è stato lasciato al caso. Passione e determinazione che hanno portato il club biancorosso a risultati notevoli. Per questi e tanti altri motivi, la partita d’esordio disputata contro l’Intercasali 2005 rappresentava un vero e proprio evento per il club del delfino. Per la cronaca il match, disputato allo stadio Figliolia di Baronissi, che vede schierare dal primo minuto Rossi a difesa dei pali, difesa composta da Amoroso, Manzo, Acquaviva, Paglionico, centrocampo con Aprea, Corbo, Giordano e Cucciniello a supporto della coppia Orabona e Mazzeo, si è chiuso col risultato di 1-1, frutto delle reti messa a segno da bomber Mazzeo per l’Olympic Salerno e da Liguori per gli ospiti a 2’ dalla fine. Un successo accarezzato a lungo e sfumato solo nei minuti finali quando l’Intercasali, complice un fisiologico calo fisico dei padroni di casa, ha portato il forcing finale trovando la rete del pareggio. Al di la del risultato finale, mister Marinari ha di che rincuorarsi. L’Olympic è riuscita a tener testa ad un avversario presente nel novero delle pretendenti al salto di categoria. Il rigore realizzato da Mazzeo in apertura di gara ha messo la partita in discesa per i padroni di casa che, per lunghi tratti, sono riusciti a controllare il match senza particolari affanni. Addirittura, a 5’ dal termine della prima frazione di gara, lo stesso Mazzeo ha avuto l’occasione per raddoppiare con un gran tiro dai 16 metri terminato di poco alto sulla traversa. Nella seconda frazione di gioco i biancorossi hanno accusato un leggero calo fisico, dovuto ai postumi della preparazione pre-campionato. Il rigore fallito dall’Intercasali, al quarto d’ora, sembrava essere il segnale di una domenica trionfale. Un sogno vicino a diventare realtà a pochissimi minuti dalla fine, quando Orabona ha avuto sul piede la palla del match ball. Il numero 10 però, complice anche la stanchezza, non ha avuto la lucidità di battere il portiere avversario a pochi metri dalla porta. Secondo la più classica legge non scritta del calcio, del gol mancato che chiama il gol subito, il capovolgimento di fronte ha riservato l’amaro boccone ai padroni di casa. Il tiro di sinistro ad incrociare di Liguori non ha lasciato scampo a Rossi, comunque tra i migliori in campo. È terminato così un match dalle emozioni forti per l’Olympic. La vittoria sfumata in extremis lascia di sicuro il rammarico nel non essere riusciti a bagnare l’esordio con una vittoria. Resta, comunque, negli occhi di tutti, la buona prova offerta e la sensazione che questa squadra potrà giocare un ruolo importante in questo campionato. Il primo in Promozione nella giovanissima storia dell’Olympic Salerno.

Si è aperta con una vittoria la stagione ufficiale dell’Olympic Salerno. Allo stadio Figliolia di Baronissi, nel primo turno della Coppa Italia Dilettanti, la formazione biancorossa ha battuto il Pro Pagani col  risultato di 1-0. La rete decisiva, arrivata al 29’, è stata siglata da Amoroso, bravo a sfruttare un cross dalla sinistra di Cucciniello. Poco più tardi è Corbo a sfiorare il raddoppio con un lob dai 30 metri che scheggia la parte alta della traversa. Nella seconda frazione di gioco il Pro Pagani spinge alla ricerca del pareggio ma si trova a fare i conti con uno strepitoso Bassi. Il numero uno biancorosso risulta decisivo in due occasioni, con un paio di interventi miracolosi che salvano il risultato. Nella parte finale di gara, l’Olympic non riesce a sfruttare gli spazi lasciati dalla squadra ospite, fallendo due contropiedi. La partita si chiude dopo 4 minuti di recupero, sancendo la prima vittoria stagionale.

A fine gara, mister Marinari è apparso soddisfatto della prova fornita dai propri calciatori: «I ragazzi si sono comportati in maniera egregia. Al di là del risultato, la gara di oggi ci è servita per prendere coscienza di quelle che sono le potenzialità delle squadre che andremo ad affrontare in campionato. A partire da domenica, ogni match sarà duro ed impegnativo come quello odierno. Questo successo rappresenta comunque un buon viatico per la nuova stagione».

TABELLINO

Olympic Salerno

Bassi, Napoli, Romano, Corbo, Acquaviva, Granozio, Amoroso (53’ Pifano), Festa, Apicella (66’ Orabona), Salvati, Cucciniello

A disposizione: Giannattasio, De Paola, Donadio, Rodia, Paglionico.

Allenatore: Antonio Marinari

Pro Pagani

Caso, Calabrese, Montuoro (71’ Petrosino), Iapicco, D’Elia (52’ Mapodamo), Pastinesi, Adimi, Rodio, Giannetta (52’ Forino), Angrisani, Liccardi

A disposizione: Greco, Scisciola, Esposito, Versigliomi

Allenatore: Michele Califano

Marcatori: 29’ Amoroso (OS)

Ammoniti: 18’ Rodio (PP), 22’ Corbo (OS), 25’ Liccardi (PP), 32’ Pastinesi (PP), 33’ Iapicco (PP), 75’ Cucciniello (OS)

Angoli: 3 a 8

Recupero: 1’ pt, 4’ st